martedì 30 ottobre 2007

La maschera si è rotta


Ok, basta! Bando alle tristezze e alla perversa spirale dell'autocommiserazione. Sono stati giorni duri e altri ancora ne verranno, ma è venuto il momento di uscire dalla tana. Forse la luce si avvicina e ne riesco ad intravedere qualche spiraglio o forse sono io a volerli vedere. Mi sono chiuso per rigenerarmi e non riversare su altri i miei nervosismi. Sono riuscito solo a ferire chi mi circonda e vuole bene, a pungere chi non dovevo.
Ogni mattina indossavo una maschera al solo scopo di annullare la mia identità, di rendere visibile agli altri solo la porzione del mio corpo che volevo si vedesse. Mi nascondevo dietro una mela pensando di non essere scoperto. Il sorriso dipinto nascondeva una lacrima che piano piano lacerava il mio volto nel suo lento scivolare.
Basta. E' ora di riprendere il viaggio da dove l'avevo interrotto. Sono di nuovo l'essere davanti l'apparenza. Sono l'uomo davanti la mela.


[René François-Ghislain Magritte, Le fils de l'homme 1964. New York, Harry Torczyner Collection]

venerdì 19 ottobre 2007

Sapere aude!

Equilibri perfetti si frantumano come delicati cristalli. Come un preda braccata, mi rintano in me stesso, assistendo inerme al crollo del mio piccolo regno.
Etica trascendentale, etica trascendentale.
Spazio e tempo sono quadri mentali a priori entro cui connettiamo i dati fenomenici. Concepiamo lo spazio dai vari spazi, ma intuiamo i vari spazi come un unico spazio. Il tempo è un concetto sensoriale che sento dilatarsi e restringersi in base al mio stato d'animo. Il mio amico si tramuta in nemico.
La mia anima è un ossimoro in perenne contrapposizione con il mio carattere di merda. La saggezza accumulata si dissipa come sabbia al vento. Rabbia, impeto, dolore.
Sapere aude, Sapere aude! Ma qui non è questione di coraggio. Fanculo Kant. Fanculo! Ti odio quando hai ragione.
Guardo le mie ali per terra ormai secche e marce da troppo tempo per poterle utilizzare di nuovo. Indosso la mia corazza e torno a combattere, ma sono solo un panettiere ormai che aspetta il giorno in cui poter tornare a ballare con la sua trapezista: soli come una volta.

sabato 6 ottobre 2007

Il traguardo è la mia partenza



Ci ritrovammo in balia delle onde, a navigare senza sapere come fossimo finiti a bordo di quella nave. Ciò che era cominciato come un piccolo temporale primaverile, si era via via trasformato in una delle peggiori tempeste mai affrontate dall'uomo. Un sfida, l'ennesima, da raccogliere a denti stretti. Senza riferimenti, cercammo di non perdere mai la bussola, tenendo il timone ben saldo tra le mai fino a farle sanguinare, a dispetto di tutti coloro i quali ci indicavano false vie, false speranze. Testardi come sempre abbiamo proseguito, da soli. Trovammo vecchi lupi di mare in luoghi degni dei peggiori gironi danteschi, che ci condussero nei meandri più pericolosi dell'oceano, indicandoci con amore la via da seguire. E noi seguimmo i loro consigli con il sorriso sul volto e la morte nel cuore. Alla fine il traguardo è stato raggiunto, la boa doppiata. L'arrivo di ieri è la nuova partenza di oggi. Senza una rotta, navigando a vista. Il tempo sarà la nostra rotta, la speranza il nostro vento, il cuore la nostra bussola.

giovedì 4 ottobre 2007

Free Burma, Birmania Libera!


Free Burma!


Oggi 4 ottobre molti blogger postando sul proprio blog un messaggio contenente la frase FREE BURMA sosterranno la causa per la Birmania Libera. Vi invito pertanto a prendere visione ed aderire alle petizione sul sito http://www.free-burma.org/ facendo altrettanto sui vostri diari.

Vi riporto un breve aggiornamento tratto dall'ottimo post di Mimmo che ringrazio.

La situazione diventa sempre più grave in Birmania.
Amnesty International ha sollecitato il Consiglio Onu dei diritti umani a pretendere dal governo di Myanmar il rilascio di tutte le persone arrestate nel corso delle manifestazioni pacifiche: oltre 1150 prima dell’attuale crisi insieme alle oltre 150 persone arrestate ad agosto, nei primi giorni di protesta, a meno che queste ultime non siano incriminate per un reato di accertata natura penale.
Oltre 4.000 i monaci arrestati e deportati in veri e propri lager privi della loro tunica ed in luoghi con temperature vicine allo zero.
E mentre sui media di regime proseguono incessanti i video propagandistici che accasano presunti "sabotatori dell'ordine pubblico", le forze di sicurezza del Myanmar continuano ad effettuare decine di arresti e numerosi rastrellamenti in numerosi quartieri della capitale birmana, durante le ore del coprifuoco (ovvero da mezzogiorno!): più di 6000 persone sono state arrestate ieri nella sola Rangoon.

Purtroppo il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, ha detto che il viaggio dell'inviato delle Nazioni Unite a Myanmar "non si puo' definire un successo". Ban Ki-Moon ha sottolineato comunque come l'inviato abbia consegnato "il messaggio piu' fermo possibile" alla giunta militare birmana, riguardo alla violenta repressione delle manifestazioni antigovernative della scorsa settimana.
Intanto i 27 Stati membri dell'Ue hanno raggiunto a Bruxelles un accordo politico sull'inasprimento delle sanzioni in vigore alla Birmania. I dettagli dell'accordo saranno messi a punto nei prossimi giorni e passeranno al vaglio della riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue il 15 ottobre prossimo.

Continua invece la raccolta firme della Sezione Italiana di Amnesty International, giunta ad oltre 35.000 adesioni. Se non l'avete fatto firmate anche voi l’appello per la scarcerazione dei manifestanti arrestati nei giorni scorsi, pubblicato sul sito italiano di amnesty.

Grazie a tutti.