sabato 24 novembre 2007

Radio Meme

Qualche settimana fa (e anche qualcosa in più) il buon S.B. mi aveva nominato per il meme sulle radio e visto il palinsesto offerto stasera dalle reti televisive, mi sembra il tema ideale. Il mio rapporto con la radio inizia circa 33 anni fa ad opera di mia madre, che nel tentativo (vano) di farmi dormire inseriva una piccola radio nella culla sintonizzata sul terzo radiofonico che allora trasmetteva solo in A.M.
Ricordo l'uccellino della RAI emesso dalla radio a valvole di mio nonno, che se volevi ascoltare il gazzettino delle 12 dovevi accendere almeno mezz'ora prima ma poi ci sentivi anche la Russia. Ricordo le prime radio commerciali di Palermo agli inizi degli anni '80: radio in, radio margherita, radio reporter. Studiare significava accendere la radiolina e infilare la cuffia a cerchietto sulla testa: gli auricolari sarebbero venuti fra qualche anno. Le guardie al freddo della notte, passavano velocemente grazie alle voci degli speakers locali. Non importa se nei vari posti dove sono stato, i vari generi musicali trasmessi non rispecchiassero i miei gusti e che non capissi una beneamata mazza di quello che dicessero: era una radio e questo mi bastava. Ancora oggi, la radio è la mia compagna più fedele: in macchina come in ufficio. Non c'è giorno in cui non abbia quei benedetti auricolari nelle orecchie e che i miei colleghi non debbano fare segnali di fumo per attirare la mia attenzione se vogliono interloquire con me.
Ma basta con i ricordi, è venuto il momento del meme, quindi eccovi le mie radio preferite:

1. Radio 105: tutto esaurito mi sveglia al mattino, mi accompagna sotto la doccia e durante il viaggio in macchina fino in ufficio. Alle 14:00 l'appuntamento è fisso con lo zoo.
2. Radio 2: il ritorno in macchina è dedicato al gazzettino e alle ultime notizie. Ogni tanto al mattino becco anche il radio sceneggiato.
3. Virgin Radio: ultima entrata nella mia scuderia, trasmette un'ottima selezione di musica rock (quella vera).
4. Radio Number 1: buona musica anni '80 e ogni tanto trasmettono anche i Kiss. C'è bisogno di dire altro?
5. Radio 3: quando uno ci nasce, come fa a separarsene?

Ma tra tutte le radio che ho seguito nella mia vita c'è n'è una che non ho potuto ascoltare per motivi anagrafici (avevo 2 anni), ma che mi sarebbe piaciuto tanto seguire. Radio Aut era una piccola radio libera aperta nel 1976 a Cinisi, un paese vicino Palermo, da un ragazzo come tanti chiamato Giuseppe Impastato. La sua trasmissione di punta e seguitissima dai giovani di allora si chiamava Onda pazza e sbeffeggiava pubblicamente i traffici e gli affari delle famiglie mafiose locali.

Questo post è dedicato a te Peppino.

martedì 20 novembre 2007

Uno zingaro a Milano

Da tre settimane ormai cercavo di tener fede ad una promessa: "Compà... quando passi da Milano fammi un squillo e berremo volentieri una birra assieme". Ma poi i soliti 1000 casini che mi onoro di ospitare nella mia vita mi avevano portato a rimandare. Ieri sera invece una particolare e fortunosa serie di congetture mi portano ad essere libero sia dal lavoro in orari ragionevoli che da impegni familiari. Non potevo lasciare fuggire l'attimo. Chiamo. In un Piazzale Cadorna praticamente deserto, riesco ad incontrare lo zingaro. Grazie alla mia assoluta padronanza delle strade meneghine (ci siamo persi circa 27 volte) e del mio navigatore analogico peppino - peppino (un vecchio e lacero tuttocittà nonno dell'attuale e moderno tom - tom) riusciamo ad arrivare sulla darsena. Un piccolo localino scelto a caso, 2 birre, un tagliere di formaggi, uno di salumi e due piatti di ravioli di magro con sugo di noci hanno fatto da cornice alla nostra serata. Chiacchere, racconti, pensieri, ricordi, stati d'animo. Un turbine di parole che andavano perfettamente ad incasellarsi come tessere di un mosaico. E poi fuori: una, due, 10 foto con quel terzo occhio che porta sempre nella borsa a tracolla. E' una sorta di animale mitologico: metà uomo e metà nikon digitale. Poi di nuovo in macchina alla ricerca di un pacchetto di sigarette prima di riaccompagnarlo in albergo. Ci siamo ritrovati sotto il binario 19 della Centrale. La vita ha uno strano senso dello humor. Non abbiamo trovato le sigarette, ma io ho trovato sicuramente un amico.
Grazie zingaro, alla prossima!

[Foto by Lo Zingaro - http://www.flickr.com/photos/lozingaro]

lunedì 12 novembre 2007

III

Tre anni fa avevo la barba lunga. Avevo deciso di non tagliarla finché tu non fossi venuto al mondo. Alle 7.09 hai cambiato le nostre vite per sempre. Tre anni fa ero un bambino che teneva in braccio un neonato e non sapeva cosa fare. Ho sbagliato, mi sono ricreduto, ho capito cosa fare poco alla volta. Era un'altra vita. Cerchiamo di insegnarti cosa conta davvero nella vita, ma forse abbiamo imparato più cose noi da te che tu da noi. Sono cresciuto con te, per te e ogni giorno continuiamo a farlo insieme.
Tre anni fa venivi al mondo tra le urla (tue) e i pianti (nostri). Qualche ora dopo dormivi tra le braccia di tua madre e io, guardandovi, pensavo che foste il più bel quadro che avessi mai visto. Hai affrontato tutte le sfide che la vita ti ha messo di fronte come un gladiatore, per poi tornare a giocare come quello che sei: un bambino.
Non ti piace la cioccolata, odi la nutella, preferisci le patatine o il panbu come tu chiami il pane e burro. Porti a scuola i tuoi giocattoli per regalarli ai tuoi amichetti. Per te tutti i bimbi sono uguali. Non vedi alcun colore sulla loro pelle, alcuna differenza nel loro fisico. Sono solo altre piccole pesti come te con le quali giocare. Per te è normale che sia così e per questo (e tanto altro) sono orgoglioso di te.
Buon compleanno mia piccola peste. Scusa questo papà a volte imbranato ma io ce la sto mettendo tutta.

domenica 11 novembre 2007

Metti un sabato...

Metti che un giorno ti accorgi che quel pezzetto di carta logoro, strappato e tenuto insieme solo dallo scotch che esibisci alle hostess dell'Alitalia spacciandolo per la carta di identità, scade tra qualche giorno.
Metti che la settimana precedente sei andato a farti le foto dopo le innumerevoli insistenze di tua moglie che ti ricorda semplicemente che avendo anche il passaporto scaduto, non avresti modo di affermare la tua esistenza o di viaggiare.
Metti un sabato qualunque con il sole che scalda timidamente la giornata e un cielo dipinto da un freddo vento di un meraviglioso azzurro che silenziosamente ti ricorda che l'inverno è alle porte.
Metti che nella stessa mattinata riesci sia a sbrigare le beghe burocratiche in dieci minuti, sia a comprare senza intoppi una tuta nuova sia alla madre che al figlio.
Metti che dopo una pizza veloce, degustata allegramente nel bar del Decathlon di Cinisello, ti ritrovi in macchina senza meta, con la piccola peste che dorme beatamente sul suo seggiolino, cullato dalle asperità della strada del ritorno.
Metti che decidi di prendere dritto e proseguire per Varese verso il lago di Laveno, perché tempo addietro avevi promesso al tuo piccolo campione di fargli vedere le paperelle, le oche e i cigni ma anche perché tu, da ex-marinaio, ogni tanto hai bisogno di vedere un po di acqua muoversi.
Metti semplicemente un sabato di fine autunno al lago: solo tu, la tua compagna di vita e tuo figlio.


Metti che tuo figlio le prova tutte per tuffarsi nel lago ad acchiappare le papere, continuando a chiamarlo... mare.

giovedì 1 novembre 2007

B2B (ovvero ognuno ha i propri business!)

Come ho avuto modo di raccontare alcuni post fa, in questo periodo sto studiando uno tra i prodotti software più utilizzati all'interno dei Call Center, ovvero quegli stanzoni pieni di lavoratori precari che per otto ore al giorno, 365 giorni all'anno, rispondono alle vostre e nostre stupide domande. Ora, il famigerato software in questione, non si preoccupa solo di instradare le chiamate in ingresso (inbound) verso la cuffia della signorina, ma anche di gestire le cosiddette campagne di outbound ovvero le telefonate dal call center verso i vostri recapiti telefonici. Avete fatto ad esempio un preventivo on line per calcolare l'assicurazione della vostra nuova papamobile o più semplicemente il vostro nome è sull'elenco telefonico? Ecco che un giorno il vostro telefono inizierà a squillare e dall'altro capo una dolce e suadente voce femminile principierà:

"Buongiorno, parlo con il signor Stoccaminquattro? Sono Soffoconia della Pirlonka S.p.A. La chiamavo per sapere se era interessato...bla bla e anche strabla!"


Visto che per esperienza personale, il personale dei Call Center è per il 99,8% femminile, eccovi le 10 risposte migliori per sopravvivere ad una campagna di marketing telefonica:

1. Uhm... come percepisco dalla sua voce, mia bella topolona, la sua misura di reggiseno oscilla tra la terza abbondate e la quarta scarsa. Purtuttavia mi tolga una curiosità, ma il perizoma che indossa è di colore nero o bordeaux?
[regola valevole ovviamente per i maschietti. Già che ci siete, vi consiglio anche di aumentare la respirazione, in modo da produrre una voce quasi asmatica]

2. Mi scusi signorina, ma ho lasciato a metà il tracciamento di un pentacolo sul pavimento per invocare il mio signore e padrone e lei sa quanto costi oggigiorno comprare un capretto da sacrificio e quanto il loro sangue coaguli velocemente.

3. Oh parlerei ore con lei ma ho lasciato il bambino a giocare con i detersivi sotto una pentola di acqua in ebollizione, vicino al ferro rovente al lato di un phon acceso poggiato sul bordo del lavello pieno d'acqua nel quale stavo lavando il gatto.

4. Signorina! Finalmente qualcuno con cui parlare. Ma che ne pensa delle ultime scelte del governo? Certo che non ci si può più fidare di nessuno? E vogliamo parlare delle mozzarelle di oggi? Insipide come i rincari ingiustificati della pasta... per non parlare poi del gusto di cloro nelle pizze...
[per questa regola occorre esercitarsi un po, ma se sarete abbastanza veloci nel parlare dovreste sentire il click di riaggancio nel giro di pochi secondi]

5. Buongiorno! La sua telefonata capita a fagiolo, stavamo per l'appunto cercando il settimo partecipante all'orgia che si svolgerà stasera a casa nostra. Vuole partecipare?

6. PRONTOOO?? Conigli? No! Non non abbiamo conigli qui. Prontoo? Ma chi parla? Vallelonga? No, mi spiace non mi intendo di golf...

7. Ho appena gettato una colata di cemento sul massetto della camera da letto e non vorrei dover camminare su un campo di biglie prima di andare a dormire... [dedicata al Mari]

8. Guardi, sono appena atterrato con la mia astronave proveniente da Alpha Centauri per effettuare alcuni test sulla vostra gente e ho ancora tutti i pacchi del trasloco da disfare e devo anche andare a fare la spesa all'Esselunga per i punti fragola. A proposito, ma anche voi avete il secondo sfintere posizionato sul gomito?

9. Senta ma la prematurata supercazzola sbrindola con scappellamento a destra per cui la sfonia della sbrenda parlando con lei mi sgaranza la brendonia?
[un classico intramontabile]

10. Ascolti, ho appena acquistato l'ultimo calendario di Max e dopo una attenta analisi dal punto di vista filologico-culturale stavo per l'appunto giungendo alla conclusione, prima che lei mi interrompesse. Mi scuserà quindi se sono costretto a lasciarla per tornare ai miei studi.