giovedì 18 novembre 2010

Sorci & Pecore

Da un recente sondaggio l'Ulivo (ovvero i catto-cannaiol-gay-magistrato-comunisti cattivi) ha superato nel gradimento popolare il PdL (0vvero i catto-fascio-bungabunga-razzisto-leghisti buoni).
Il che mi ricorda tanto quando annunciano la scoperta del mega vaccino per il cancro o altre malattie incurabili: funziona benissimo solo per i topi, gli esseri umani possono continuare tranquillamente a crepare.
Fossimo sorci saremmo sanissimi, peccato siamo solo pecore.

martedì 9 novembre 2010

Una mattina

Il cellulare che vibra, la sveglia sul comodino, il caffè fumante e il panino al latte con la marmellata di frutti di bosco, la doccia, l'eco dei cartoni alla tv, il solito ingorgo sull'autostrada dei condannati che prima di me hanno già effettuato le stesse operazioni che sto per compiere.
Gel, deodorante, profumo.
Camicia, pantaloni, cravatta, medaglietta al collo.
"A stasera..."
Scuola, ingresso, bambini che urlano, madri uguali.
"Mi raccomando, studia e fai tutti i compiti..."
Solite frasi di giorni uguali sotto un cielo grigio.
9 novembre, 20 Ottobre, 12 Gennaio, 37 Melambre, 14 Festante... che differenza fa?
Coda, traffico.
I soliti idioti alla radio che mi strappano un sorriso.
I soliti idioti al governo che mi strappano un vaffa.
I soliti...
Ufficio, caffè, brioche con marmellata.
Pausa pranzo, sette euro e quarantacinque primo e secondo con contorno.
E fuori piove, il cielo è grigio, freddo ed ormai è così dentro di me da esserci affezionato, da essere parte di me.
E in un balzo sono fuori, in un bosco, a vagare senza meta per le foglie e i rami secchi, a contemplare solo il fumo vaporoso che esce dalla bocca per il fiatone. Devo smettere di fumare.
Il pianoforte di Einaudi in sottofondo, Una mattina.
Una mattina, ripeto guardando fuori.
E riprendo a lavorare perché... perché devo, perché contano su di me.
A volte è dura essere me.
A volte, ma per fortuna non sempre.
Solo... una mattina, come tante.