lunedì 6 febbraio 2012

Perché i food blogger partoriscono solo mini gourmet

Che a me piaccia la cucina credo non sia un mistero per nessuno, soprattutto per gli amici invitati a degustare novità ed antiche ricette al nostro desco e per la mia compagna di vita, costretta a ripulire la cucina dopo i miei attacchi d'arte alla Mucciaccia, ma senza colla.
Come ogni appassionato di cucina e blogger per giunta, annovero all'interno del mio google reader (perché io sono troppo moderno, cosa credevate che passassi tutti i vostri blog uno per uno? tzé! ) svariati blog di cucina che sapaziano dal blog della casalinga che posta ricette della nonna con precotti e surgelati che persino la Parodi (si, quella che chiude sempre il forno con un calcio di tacco 12 da far urlare qualsiasi feticista) avrebbe orrore a proporre abbinate a foto scattate dal cellulare regalo del marito di 10 anni fa, ai blog delle più rinomate e chic food blogger capaci di presentare una zuppa di pane e acqua come un piatto da servire ad una cena di capi di stato al quale persino sua maestà Ramsey farebbe la ola, abbinata a foto in cui il piatto di pura porcellana francese disegnato da Giugiaro è mollemente adagiato su un candido canovaccio che al confronto una modella con le tette di fuori sulla spiaggia di Ipanema o Copacabana risulterebbe meno invitante e sexy.
Ovviamente, come tutti o quasi gli essere umani, anche i food blogger ogni tanto escono dalla cucina ed entrano in camera da letto per un rendez-vous in fine ligerie di seta (le seconde) o per una sveltina sulla lavatrice (le prime) per riprodursi.
E quando rimangono incinta (oh che volgarità!) mentre le donne normali sboccano per i primi tre mesi (e a volte anche dopo) ogni molecola di cibo che hanno introdotto nel corpo, maledicendo in un colpo solo tutto il cibo del mondo, la natura e ovviamente il compagno; loro, le food chic blogger, non sboccano MAI: hanno solo delle leggerissime e fastidiose nausee che risolvono senza colpo ferire con la marmellatina di rose, cranberries neri del kentucky (comprati in occasione di un voletto low-cost a Strasburgo a soli 30 euro all'etto) e anice stellato (perché, vuoi non mettercelo l'anice stellato?) fatta giusto giusto l'estate prima in previsione del possibile ingallamento.
Arriva poi il tanto atteso giorno del parto e ovviamente mentre le casalinghe di Nocera partoriscono dei bellissimi mascùli di 5,8 Kg tra urla strazianti, le nobili food blogger con 3 libri di cucina all'attivo partoriscono splendide principesse rosa con il metodo finlandese su un seggiolino di kamut con il sottofondo new age di pastori erranti del tibet mentre inviano con l'iphone le foto in autoscatto del parto all'amica.
Infine entrambi i pargoli arrivano a casa, dove: le principesse sono tutte pappa e nanna, espellono ribes e mirtilli e ciucciano latte materno al sapor di viola dall'eburnea mammella mentre la genitrice si gode una tisana di cicoria afgana con le amiche; i campioni cagano l'inferno, urlano alle 4 del mattino facendo incazzare l'operaio albenese del 3° piano e non si attaccano alla tetta neanche con il vinavil.
Ma è sullo svezzamento che le food chic blogger danno il loro massimo, perché le loro principesse non spruzzano le stelline con l'omogeinizzato del discaunt per tutto il soffitto urlando come un macaco incazzato come gli italici virgulti, no, per le loro meraviglie femminee le food blogger preparano una zuppetta fatta con la polpa di una piccola zucca mantovana, sbucciata e tolti i semi, con 4 carote sbucciate, una piccola patata rossa (perché quelle gialle fanno tanto poveraccio) due manciate di lenticchie rosse (che tanto figurati se le nobilbimbe soffrono di coliche da gas intestinali che neanche un litro di milicon potrebbe curare) e un pezzetto di porro (bhè, vuoi non mettere il porro?) e dopo aver frullato il tutto con un bel cucchiaio di mascarpone, i cerbiatti e gli uccellini aggiungono 3 cucchiai di stelline di kamut (ovviamente), un cucchiaino di olio extraverginissimo di oliva e un po’ di parmigiano bio fatto a mano da un pecoraro ottantaduenne di Collecchio e, last but not least, gli spicchi spellati a vivo di un’arancia per dolce; tutta roba che, neanche a dirlo, le dolci fanciulline mangeranno contente e felici a grandi cucchiai senza sporcare neanche la bavetta. Roba che a prepararla una sola volta, il PIL si alza dello 0,2%.
Ora, sarà che io ho due pesti che si spalmavano la pastina come crema di bellezza (il primo) o che la mangiavano solo dondolandosi appesi al lampadario (il secondo), sarà che in frigo il massimo dell'internazionale è la senape della louit frères e la salsa hot messicana o che a me il grana padano del carrefour mi va benissimo, ma ho la netta sensazione che se solo preparassi pedissequamente la zuppa alla zucca mantovana, dopo aver venduto la collanina del battesimo per comprare tutti gli ingredienti, e mi azzardassi a presentargliela, credo non sopravviverei alle durissime rappresaglie e dovrei pure pagare fior di quattrini di psicologo per lo shock infantile procurato, con Tata Lucia che mi prende a calci nel culo, ma io, è noto, non sono un food blogger, ne tantomeno chic.

domenica 11 dicembre 2011

Facebook e le donne.

Come le donne cambiano la foto del profilo:

Se sono single -> posa simil sexy con faccia da maiala acchiappante, però non troppo se no poi pensano che è una maiala.
Se sono fidanzate-> foto di lei abbracciata a zito (boyfriend), amica, hello kitty. In alternativa primo piano simil casto che non faccia pensare alla faccia da maiala. D'estate (se lo zito non è geloso), in costume al mare con faccia da maiala perché loro sono moderni. (se lo zito è geloso) in pareo con faccia da maiala velata.
Foto di gatti e cuccioli vari a strafottere, paesaggi, cuori e cuoricini per tutti i gusti.
Se sono sposate da poco -> foto di lei in abito da sposa per 6 mesi. Poi in funzione del rapporto o gatti e cuori vari o quella con la faccia e posa da maiala.
Se incinta -> primo piano della panza, con aggiornamento settimanale.
Se hanno partorito da poco ->foto dell'infante al ritmo di una trentina al giorno in modo che nessuno possa perdere neanche una scorreggia del pargolo, con amiche ingallate e/o appena sgravate che lasciano commenti adoranti.
Dopo la quarantina-> se single : foto del liceo in posa discinta, in alternativa foto rececente a tre quarti, dall'alto scattata dopo una sessione di tre ore dal parrucchiere che un restauro del genere non lo ha mai visto nenache la cappella sistina e con primo piano su bocce strizzate all'inverosimile dentro un push-up alla pressione di 5 bar.
Primo piano sorridente con pargoli, se felicemente sposate con figli.
Dopo la sessantina-> foto della laurea dei figli/e se deposte le armi di caccia.
Foto in bianco e nero con posa da commedia sexy anni '70 e faccia da maiala vintage se in cerca di cavaliere e/o fantino.

Come gli uomini cambiano la foto del profilo:
Incocciano la prima foto fatta al mare che faccia vedere poco la pancia.

giovedì 17 novembre 2011

Post-it (a più mani)

"Mi piace stare qui" le sussurrò stringendo a sè quel corpo nudo che odorava ancora di peccato, addormentandosi per la prima volta nella sua vita con la sensazione di essere finalmente a casa, [Baol] fino a quando non rientrò il marito [/Baol] e dovette scappare dalla finestra.
[pOpale]Pestando il ricordo di un piccione sul parapetto, si ricordò di aver lasciato le scarpe in casa.[/pOpale]

mercoledì 16 novembre 2011

Legittimi adempimenti

Formato il nuovo governo tecnico del Senatore Monti in qualità di Presidente del Consiglio.
Adesso posso mettermi comodo e godermi le sentenze dei processi senza legittimi impedimenti.

venerdì 11 novembre 2011

Anno XXXVII, Vita V

Mi ci è sempre voluto un po' di tempo per abituarmi ad alcune cose, come scrivere l'anno corretto sulle date dei documenti o accettare di essere diventato padre. Se per la prima mi ci vogliono circa due mesi, per la seconda mi ci sono voluti dai tre (per la prima piccola peste) ai sei mesi (per la seconda a.k.a. baby Hermann).
I compleanni sono una di queste.
Tranne rarissimi casi per i quali posiziono con largo anticipo post-it, sveglie e allarmi per evitare pesanti ritorsioni e salvaguardare la mia incolumità, per tutti gli altri arrivo sempre in ritardo di qualche giorno e gli amici, quelli veri, lo sanno e ormai non ci fanno più caso.
Il mio non fa eccezione per cui capita che mi ricordi, o meglio, accetti di avere l'età anagrafica che riporta la mia carta d'identita in media due o tre mesi dopo il genetliaco, e così da un momento all'altro arriva il momento in cui ne prendo atto.
Quindi oggi dopo soli 50 giorni di ritardo, mi sono accorto di avere ormai attraversato per 37 volte i due passaggi successivi del Sole allo Zenit di uno stesso tropico.
Come da ormai consolidata prassi di questo diario, cosa dire sul numero Trentasette che già non sappiate?
Potremmo ad esempio cominciare con il dire che Trentasette è un numero primo irregolare poiché non divisibile per il numero di classe associato al suo p-campo ciclotomico e che è l'unico numero di due cifre che moltiplicato per la somma delle sue cifre dia un prodotto uguale alla somma dei cubi di tali cifre.
Il Trentasette ha poi uno strano rapporto con il numero ventisette sia perché 1/37 = 0,027027027..., e 1/27 = 0,037037037..., sia perché se un multiplo di tre cifre di 37 viene ciclicamente permutato, per esempio 481 diventa 148 o 814, allora i numeri risultanti sono ancora multipli di 37 e l'unico altro numero che ha questa proprietà nell'ambito delle tre cifre è per l'appunto il 27.
Se in chimica rappresenta il numero atomico del Rubidio(Rb), in medicina è la temperatura media corporea dell'essere umano.
Nelle roulette dei casinò sono presenti trentasette scanalature che consentono alla pallina di incanalarsi nei numeri ed ai giocatori di sognare, nel lotto il 37 corrisponde al monaco e nei prefissi telefonici 0037 era usato dalla Repubblica Democratica Tedesca (DDR), sostituito dopo la riunificazione della Germania dallo oo49 usato della Repubblica Federale e mai più riutilizzato.
In questo trentaseiesimo anno appena trascorso, settimo da padre, dodicesimo da marito, il secondo della mia quinta vita, ho ottenuto dei buoni ritorni lavorativi, cambiando anche tipologia lavorativa e cercando di barcamenarmi per quanto potevo tra casa e lavoro; ho visto dei bellissimi film, ripreso ad andare in piscina dopo aver ritrovato la forma fisica di un tempo ed avviato un bell'acquario che ogni sera mi ragala qualche momento di relax.
Ho sperato che la situazione politica cambiasse rendendomi sempre più conto di essere un inguaribile sognatore e gioito per i recenti sviluppi.
Per il resto... ho solo vissuto cercando di garantire alla mia compagna e alle pesti una casa calda e un pasto caldo e visti i tempi, non è poco.


Le mie mani odorano di te, di te ricordano ogni curva, ogni piega del corpo.
Dovessi diventar cieco domani avrei già visto tutto ciò che volevo vedere: i tuoi sorrisi, le tue labbra socchiuse nell'assaporare il piacere di quell'attimo fugace alla tenue luce della candela, tremante, i tuoi occhi.
E i tuoi sospiri, i tuoi silenzi e le parole mai dette riecheggiano nelle mie orecchie.
Se non fossi mia ti chiederei 100, 1000 volte di diventarlo.
Ogni giorno.

(M.Z, 10/4/2010)


venerdì 16 settembre 2011

Post-it

Avere figli vuol dire riuscire a modificare l'impianto dell'acquario sulla scrivania mentre controlli che il piccolo nano di casa non si faccia troppo male con i vari attrezzi disseminati sul tavolo.
Avere figli vuol dire prendere il saldatore con le dita dalla parte del cannello perché eri distratto, facendo attenzione a non cacciare troppe bestemmie per non spaventare il piccolo.
Essere padre vuol dire rassicurare il piccolo prima di pensare di mettere del ghiaccio su quella bruciatura che ti fa malissimo.
Avere una famiglia vuol dire andare in ufficio in giacca e cravatta con un cerotto con topolino e minni al dito perché è l'unico che hai trovato.
Essere sereni vuol dire guardare quel cerotto per tutta la giornata e sorridere, fottendosene degli sguardi dei colleghi e non capire ancora adesso come hai fatto a cambiare.

lunedì 14 febbraio 2011

Pensieri ordinati in ordine sparso

La Lega Nord compie 20 anni. "TEGNÈM DÜR" Ha dichiarato Bossi sputacchiando il semolino in faccia alla badante.

Immigrati: Maroni e Berlusconi in Sicilia. Vista l'abbondante pescata, è andato a vedere quanto vengono le minorenni al chilo.

Vaticano: "Ai bambini servono due genitori", i vedovi sono pregati di riconsegnare la prole.

Gli egiziani cacciano Mubarak. E poi dicono che gli immigrati non hanno nulla da insegnarci.

La cosa che più mi rode della profezia Maya è che le rate dei mobili finiscono nel novembre 2012, ma almeno ci toglieremo dai coglioni questo governo con un anno di anticipo.

Pregare è come cercare di curare un'unghia incarnita cantando piccola Katy dei Pooh.

Berlusconi, nuovo decreto antiprostituzione. Quelle puttane fanno troppa concorrenza alle sue amiche.

Berlusconi: «Lodo Alfano? Mai chiesto, ma esiste in molti Paesi» come la Libia, la Corea del Nord, la Birmania...

"Max, tu credi nella reincarnazione?" , "Si" , "E in cosa ti piacerebbe reincarnarti?" , "In un perizoma".

(c) MasterMax 2010-in poi

mercoledì 29 dicembre 2010

Time caspule 2010

Visto che il blog è mio e me lo gestisco io, ecco una lista di cose in ordine più o meno sparso fatte quest'anno, a mia futura e ad imperitura memoria.

Lavorato tanto, ma davvero tanto, troppo as usual.
Sopravvissuto al giro di varicella di entrambi le pesti.
Portata la grande peste al Circo per la prima volta.
Fatta amicizia con il mio secondo figlio: certe cose hanno bisogno di tempo per essere metabolizzate, tipo la roba di essere di nuovo padre.
Fatta revisione caldaia e ottenuta certificazione dall'idraulico che l'ha installata dopo solo due anni di tentativi: se rinasco voglio fare l'idraulico.
Il primo giorno di scuola (elementare) di mio figlio Lorenzo e i primi passi di mio figlio Manuele.
Visti Il curioso caso di Benjamin Button, Avatar, The Road e altri non degni di menzione.
Ristrutturata cantina dopo solo quattro anni che mi ripromettevo di farlo, in compenso è venuta davvero bene.
Ho perso 18 kg e sono dimagrito due taglie, dalla 54 alla 50.
Acquistati gli ultimi lampadari e dipinta la parete della camera da letto di un bel rosso lampone dopo solo due anni dalla fine dei lavori: non sono pigro è solo la volontà a mancarmi.
Ritrovato ciò che avrei voluto (dovuto) trovare molti anni fa nel posto più bello che potessi pensare. Meglio tardi che mai.

Bye Bye 2010 and thank you for all.


[Gli umani sono sempre pronti a rimanere impigliati
nelle inutili regole che loro stessi si impongono.]
- Alucard

giovedì 16 dicembre 2010

Divorzi

L'anno scorso ho divorziato non consensualmente dalla realtà.
Il problema sono gli alimenti da versare giornalmente.

giovedì 18 novembre 2010

Sorci & Pecore

Da un recente sondaggio l'Ulivo (ovvero i catto-cannaiol-gay-magistrato-comunisti cattivi) ha superato nel gradimento popolare il PdL (0vvero i catto-fascio-bungabunga-razzisto-leghisti buoni).
Il che mi ricorda tanto quando annunciano la scoperta del mega vaccino per il cancro o altre malattie incurabili: funziona benissimo solo per i topi, gli esseri umani possono continuare tranquillamente a crepare.
Fossimo sorci saremmo sanissimi, peccato siamo solo pecore.