mercoledì 15 luglio 2009

V, 11 Luglio 2009

Ho pianto quella notte, come non avevo mai fatto prima, urlando il dolore per la mia morte.
Gridando la rabbia per la mia nascita, ho sbattuto i pugni contro il muro fino a far sanguinare le mani e con le lacrime ho lavato il mio corpo da tutte le mie vite passate, dai paradigmi, gli schemi, le falsità, i concetti astrusi.
Gli stessi occhi che mi hanno donato la morte, mi hanno donato la vita e condotto nel buio attraverso il vuoto.
Non ho più certezze a parte le poche rimaste. Quelle che avevo perso.
Sono un allievo desideroso di apprendere, perché tutto ciò in cui credevo è morto.
E mi sento vivo, come mai prima d'ora.
Ci siamo strappati a vicenda gli occhi, donandocene di nuovi.

A R. che con i suoi occhi mi ha fatto ricordare chi sono.
A P. che con il suo amore, mi ha reso libero.


4 commenti:

Ross ha detto...

Sempre più criptico... ma a volte è giusto così.
Buona quinta nuova vita Max, spero possa essere intensa e felice come meriti.

Un abbraccio

principessa ha detto...

...ora e sempre!

desaparecida ha detto...

mi sento quasi un'intrusa in parole così.
buona vita! :)

MasterMax ha detto...

@Ross: Grazie mia cara, grazie davvero. Come in una progressione di Fibonacci, spero che questa sia davvero la somma delle due precedenti.

@Principessa: e anche oltre mia luce.

@Desa: non lo sei mai stata, anzi... non te lo dico ma tu lo sai.