V, 11 Luglio 2009
Ho pianto quella notte, come non avevo mai fatto prima, urlando il dolore per la mia morte.
Gridando la rabbia per la mia nascita, ho sbattuto i pugni contro il muro fino a far sanguinare le mani e con le lacrime ho lavato il mio corpo da tutte le mie vite passate, dai paradigmi, gli schemi, le falsità, i concetti astrusi.
Gli stessi occhi che mi hanno donato la morte, mi hanno donato la vita e condotto nel buio attraverso il vuoto.
Non ho più certezze a parte le poche rimaste. Quelle che avevo perso.
Sono un allievo desideroso di apprendere, perché tutto ciò in cui credevo è morto.
E mi sento vivo, come mai prima d'ora.
Ci siamo strappati a vicenda gli occhi, donandocene di nuovi.
A R. che con i suoi occhi mi ha fatto ricordare chi sono.
A P. che con il suo amore, mi ha reso libero.
4 commenti:
Sempre più criptico... ma a volte è giusto così.
Buona quinta nuova vita Max, spero possa essere intensa e felice come meriti.
Un abbraccio
...ora e sempre!
mi sento quasi un'intrusa in parole così.
buona vita! :)
@Ross: Grazie mia cara, grazie davvero. Come in una progressione di Fibonacci, spero che questa sia davvero la somma delle due precedenti.
@Principessa: e anche oltre mia luce.
@Desa: non lo sei mai stata, anzi... non te lo dico ma tu lo sai.
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