Microcosmo
Nel film La leggenda del pianista sull'oceano il protagonista, Novecento, vive la sua intera esistenza su una nave da crociera, rifiutandosi sempre di oltrepassare la scaletta. Pur vivendo tra quattro lamiere, la vita gli porge lo stesso l'opportunità di avere un amore, la fama (memorabile il duello all'ultima nota a ritmo di ragtime con il famoso Ferdinand "Jelly Roll" Morton) e persino di continuare la sua stessa vita. Tutto ciò che gli uomini rincorrono per un'intera vita senza mai raggiungerle (e vivendo male per questo) a lui vengono quasi regalate. Lui sa di aver battutto il pianista più bravo al mondo: non occorre che il mondo lo sappia. Lui sa di amare la sua donna: non occorre che lei lo sappia. A lui piace viaggiare, preferisce e continua a preferire sempre il tragitto alla destinazione. E' il suo microcosmo.
Personalmente preferisco scendere ogni tanto: sia per godermi il panorama, sia perché un pò di rischio aiuta a vivere meglio. E se anche non dovessimo riuscire a risalire, pazienza: aspetteremo il prossimo o ricominceremo a costruirlo daccapo.
Come insegna la teoria degli universi paralleli, ogni microcosmo per quanto piccolo possa essere, può rappresentare a sua volta l'universo di altri infiniti microcosmi. Questo è quello che ho creato io, all'interno del mio.
Personalmente preferisco scendere ogni tanto: sia per godermi il panorama, sia perché un pò di rischio aiuta a vivere meglio. E se anche non dovessimo riuscire a risalire, pazienza: aspetteremo il prossimo o ricominceremo a costruirlo daccapo.
Come insegna la teoria degli universi paralleli, ogni microcosmo per quanto piccolo possa essere, può rappresentare a sua volta l'universo di altri infiniti microcosmi. Questo è quello che ho creato io, all'interno del mio.
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