martedì 23 settembre 2008

Anno XXXIV, Vita IV

Trentaquattro era un numero molto caro agli alchimisti per le sue proprietà particolari. Ad esempio è la costante magica all'interno del quadrato magico 4x4, riportato anche all'interno dell'incisione Melancholia I di Albrecht Dürer.
E' il nono numero della successione di Fibonacci e il sesto in quella di Markov.
L'inesattezza della formula φ(x)=34 lo rende un numero nontotiente e al contempo, l'impossibile eguaglianza x-φ(x)=34 lo rende altresì un numero noncototiente.
E' il numero atomico del Selenio, nella smorfia napoletana corrisponde alla testa e digitandolo sulla tastiera telefonica il prefisso 0034 raggiungeremo la Spagna. Infine, se dalla nostra libreria preleviamo il Conte di Montecristo, potremo notare che 34 è il numero di prigioniero assegnato ad Edmond Dantès.
Per me è solo un anno in più: il quarto da padre, il nono da marito e da milanese I miei trentatré anni non sono stati poi così male perché hanno visto concretizzarsi molte delle idee e degli obiettivi che mi ero prefissato, speriamo che anche questo nuovo numero che il contatore anagrafico ha deciso di incrementare oggi non mi dia troppi grattacapi .

[34ma regola di Internet: Se esiste X allora in Internet esiste pornografia basata su X.]

mercoledì 17 settembre 2008

Elogio dell'inutile

Vi siete mai chiesti che razza di colore sia il pervinca? Io si, ed è questa una delle differenze tra voi e me: io mi pongo delle domande che nella maggior parte dei casi non servono a nulla e voi no; io utilizzo ancora il punto e virgola per separare due concetti interconnessi tra loro e non solo per fare le faccine sorridenti. Se ad esempio uno per la strada mi fermasse e così, d'amblè, indirizzasse verso il mio cospetto la parola "Blu", ecco che subito i miei occhi comincerebbero a visualizzare le immagini del mio mare siciliano o lo splendido vestito indossato da mia madre nel suo quarantesimo compleanno, e tutto senza che io abbia avuto la benchè minima volontà di farlo. Se lo stesso passante, non pago dell'esperienza precedente, tornasse ad esclamare nella mia direzione la parola "Rosso" ecco che - dopo aver ricevuto da parte mia una testata in pieno volto - il mio cervello o quello che ne è rimasto mi trasporterebbe per esempio nel bel mezzo di una corrida, ma senza Gerry Scotti, o tra le poltrone di quel piccolo cinema di periferia dove per la prima volta vidi un film insieme alla mia compagna di vita. Questo semplicemente perché, che lo vogliate o meno, l'occhio segue le vie che nell'opera gli sono state disposte* e voi non potete farci nulla. Perché il pervinca è un colore, che voi lo vogliate o meno; il pervinca è un fiore che senza alcuna richiesta, semplicemente... fiorisce: e voi non potete farci nulla. Perché se è facile apprezzare la splendida e quanto mai banale rosa rossa spuntata a seguito delle amorevoli cure del giardiniere, è altrettanto difficile apprezzare il meraviglioso sforzo compiuto da quel papavero che ha deciso di crescere ai margini di un campo di grano: egli è l'unica pianta inutile nel mezzo di un omogeneo campo di piante utili, ma il vostro occhio - che voi lo vogliate o meno - non noterà la spiga posta nella quarta fila da sinistra, no, il vostro occhio si poserà proprio sul quel piccolo fiore rosso cresciuto ai margini del campo, tra quelle stesse spighe con le quali morirà nel momento della mietitura, senza che lui o voi possiate farci nulla. Perché l'uomo è un pianista convinto di eseguire la più bella sinfonia mai composta, ma nella maggior parte dei casi il suo pianoforte non ha mai avuto alcun tasto, ed egli non solo non è mai stato in grado di suonare alcuna musica, ma non è stato neanche in grado di saper ascoltare l'assoluto silenzio che un pianoforte senza tasti è in grado di suonare e così, come quelle spighe di cui nessuno si ricorderà mai, morirà insieme al papavero rosso che aveva deciso di crescere sul ciglio della strada. Perché se un orologio rotto segna sempre l'orario esatto almeno due volte al giorno, che voi lo vogliate o meno, un orologio perfettamente funzionante ma sfalsato di qualche centesimo di secondo, in avanti o indietro fate voi, quel sottile piacere di perfezione non lo proverà mai. E così, anche se la pervinca è un colore assolutamente inutile, dopo aver letto queste righe che lo vogliate o meno, la prossima volta che incontrerete un uomo per strada che vi griderà "Pervinca!" voi visualizzerete quel piccolo fiorellino posto in alto a sinistra di questo post e anche in questo caso, non potrete farci nulla.

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[* Paul Klee (1879 – 1940), Pädagogisches skizzenbuch]

venerdì 12 settembre 2008

Italiani brava gente

Allora c'è questo libro, Canne al vento, che io già dal titolo ho pensato che fosse uno spreco, mi spiego? Cioè non vale neanche la pena coltivarla se poi te la fai fumare dal vento e invece inizio a leggerlo e scopro che con il fumo non c'ha niente a che fare. Che poi non lo sto neanche leggendo, ma lo ascolto sulla radio, e quando dico sulla radio intendo proprio di sopra perché sono in macchina, che è anche più comodo. E allora io che sono ignorante lo ascolto e mi piace. Ci stanno queste sorelle che sono tipo nobili ma disgraziate perché gli è morto il padre e un'altra sorella più zoccola si era fatta un macellaio e allora nel paese nessuno se l'è più volute pigliare, tipo che se uno c'ha la sorella zoccola, allora sei zoccola pure tu. Insomma poi c'è questo servo Efix che mischino, poveretto, a queste sorelle ci vuole bene, mi spiego, e per loro coltiva l'ultimo pezzo di pezzo di terra che gli è rimasto. Ora come se tutta questa sfiga non bastasse, ci stanno pure i compaesani che come al solito non si fanno i cazzi loro. E mentre cammino e ascolto, penso a quando dicono che gli italiani sono brava gente, mi spiego? Brava gente un cazzo dico io!
Insomma il pettegolezzo lo abbiamo inventato noi, mi spiego, perché ci piace farci tanto gli affaracci degli altri, sparlare della vicina che c'hà l'amante mentre si aspetta che venga in casa il proprio, ma poi però siamo subito bravi a ritrarre la mano ma chi io? Io non l'ho mai detto... ci mancasse!, ci mancherebbe.
Sempre pronti a ritrattare come se uno la memoria non ce l'avesse. Che infatti io avevo studiato che i fascisti erano gente cattiva che appena dicevi che non eri daccordo, arrivavano gli squadristi e se ti andava bene ti facevano ingoiare litri di olio di ricino che cagavi per un anno castori. Se ti andava male ti ritrovavi morto. E mio nonno mi aveva raccontato che dovevi stare attento a parlare pure con tua moglie a casa tue che se la vicina ti sentiva, gli squadristi li chiamava lei. Che poi io avevo studiato che le leggi razziali le aveva promulgate un italiano. Che io avevo visto sulla rai i documentari in bianco e nero che quanto sto pelato usciva su un balcone, ad applaudirlo c'erano così tanti cristìani che manco a Riccione in agosto. Che onestamente non è che sembrava che a quelle manifestazioni ci andavano per forza. Cioè che se a me mi costringono ad andare per forza in un posto che non mi va, io ci vado però quantomeno sto incazzato. Ma a me nel documentario, mi era sembrato che agli italiani ci piaceva tanto e applaudivano. Ma magari mi sbaglio perchè sono ignorante. E infatti adesso dicono che alla fine poi non era così cattivo, che al pelato lo hanno messo in mezzo, mischino. Ma a me uno che manda a morire migliaia di cristìani che erano ebrei, non mi sembra tanto mischino, anche perché stì poveri cristiani, che erano ebrei, erano italiani come lui. Che se anche ti avevano messo in mezzo e tu hai il dovere di garantire un paese, piuttosto che far morire qualche tuo cittadino, dovresti essere pronto a morire tu. Ma io sono ignorante e certe cose non le capisco. Sono così ignorante che se tipo incontro un cristìano che è mussulmano, sotto casa, io lo saluto e tutti gli italiani, che sono più brava gente di me, mi tàliano male, mi guardano male. Che tipo siccome io lo saluto allora tipo che non mi parlano, gli italiani, perché loro, i mussulmani, dice che hanno ammazzato due palazzi di cristìani, che erano americani. E io, che sono ignorante, certe cose non riesco a capirle. Perché allora tipo all'estero non dovrebbero più salutare i tedeschi, che di cristìani, anche se erano ebrei, ne hanno ammazzati 6 milioni. E anche senza che erano ebrei, bastava che non la pensavano allo stesso modo, che a me non mi sembra una buona ragione per ammazzare uno. E tipo non dovrebbero più salutare neanche gli italiani, che anche loro nel mondo ne hanno ammazzati tanti. E neanche agli americani, che di cristìani in Vietnam, in Iraq e nel resto del mondo e hanno ammazzati tanti pure loro. E neanche i cristiani, quelli veri intendo, che la Chiesa pure ne ha ammazzati tantissimi. E invece loro, gli americani, sono buoni, i tedeschi sono buoni e gli italiani sono brava gente. E io, che sono ignorante, queste cose non riesco a capirle e quando incontro qualcuno, io lo saluto lo stesso.

mercoledì 10 settembre 2008

Lavatrici protoniche

Oggi presso il CERN di Ginevra verrà effettuato il primo giro di prova della lavatrice protonica costata 20 anni di lavoro e innumerevoli risorse. Si tratta del più grande esperimento scientifico mai effettuato e si propone di riprodurre lo scenario avvenuto qualche miliardesimo di secondo dopo il Big Bang che dette origine al tutto.
I soliti pessimisti dicono che una tale accelerazione potrebbe anche creare una serie di piccoli buchi neri che successivamente potrebbero fondersi in uno solo capace di risucchiare il pianeta Terra dal suo interno. Ma in fondo, per altri versi, dissero lo stesso anche per le teorie di Galileo. Pur non di meno, quali sarebbero i comportamenti maschili e femminili di fronte alla fine del mondo? Eccovene alcuni...

I dieci pensieri Maschili sulla fine del mondo

10. E anche quest'anno il Milan non vincerà lo scudetto.
9. Buongiorno, vorrei affittare quella ferrari... si, pago con carta di credito
8. Direttore? Avrei bisogno di dirle due paroline...
7. Dove ho messo il numero di quelle due gemelle giapponesi?
6. 20 anni di studi per un pompino cosmico? Tua sorella ha anticipato il CERN di almeno 2-3 anni.
5. E' colpa del precedente governo Prodi.
4. Dove ho messo il telecomando?
3. Cameriere? Vorrei 20 aragoste alla catalana e 1 fusto di birra, grazie.
2. Amore in passato mi sono fatto tua sorella, tua cugina e la tua migliore amica... hai altri parenti per caso in città?
1. Quasi quasi chiamo Claudia e le chiedo di sposarmi? Uhm... e se poi il mondo non finisce? Meglio non rischiare!

I dieci pensieri Femminili sulla fine del mondo

10. Uffa... non ho nulla da mettermi.
9. Noooo, proprio adesso che avevo trovato quelle deliziose scarpe
8. Fine del mondo? Potevi inventarti una scusa migliore per mollarmi.
7. Dov'è finito quel barattolo di nutella?
6. Bah... Uomini: farebbero di tutto pur di entrare in un buco.
5. Non mi interessa: domani a scuola ci vai lo stesso!
4. Bah.. Uomini: farebbero di tutto pur di essere risucchiati.
3. Con quel culo che si ritrova, Claudia potrebbe otturarlo.
2. Amore... mi dai il numero di tuo fratello?
1. Eh?

A domani... io intanto vado a comprare le sigarette.