mercoledì 17 settembre 2008

Elogio dell'inutile

Vi siete mai chiesti che razza di colore sia il pervinca? Io si, ed è questa una delle differenze tra voi e me: io mi pongo delle domande che nella maggior parte dei casi non servono a nulla e voi no; io utilizzo ancora il punto e virgola per separare due concetti interconnessi tra loro e non solo per fare le faccine sorridenti. Se ad esempio uno per la strada mi fermasse e così, d'amblè, indirizzasse verso il mio cospetto la parola "Blu", ecco che subito i miei occhi comincerebbero a visualizzare le immagini del mio mare siciliano o lo splendido vestito indossato da mia madre nel suo quarantesimo compleanno, e tutto senza che io abbia avuto la benchè minima volontà di farlo. Se lo stesso passante, non pago dell'esperienza precedente, tornasse ad esclamare nella mia direzione la parola "Rosso" ecco che - dopo aver ricevuto da parte mia una testata in pieno volto - il mio cervello o quello che ne è rimasto mi trasporterebbe per esempio nel bel mezzo di una corrida, ma senza Gerry Scotti, o tra le poltrone di quel piccolo cinema di periferia dove per la prima volta vidi un film insieme alla mia compagna di vita. Questo semplicemente perché, che lo vogliate o meno, l'occhio segue le vie che nell'opera gli sono state disposte* e voi non potete farci nulla. Perché il pervinca è un colore, che voi lo vogliate o meno; il pervinca è un fiore che senza alcuna richiesta, semplicemente... fiorisce: e voi non potete farci nulla. Perché se è facile apprezzare la splendida e quanto mai banale rosa rossa spuntata a seguito delle amorevoli cure del giardiniere, è altrettanto difficile apprezzare il meraviglioso sforzo compiuto da quel papavero che ha deciso di crescere ai margini di un campo di grano: egli è l'unica pianta inutile nel mezzo di un omogeneo campo di piante utili, ma il vostro occhio - che voi lo vogliate o meno - non noterà la spiga posta nella quarta fila da sinistra, no, il vostro occhio si poserà proprio sul quel piccolo fiore rosso cresciuto ai margini del campo, tra quelle stesse spighe con le quali morirà nel momento della mietitura, senza che lui o voi possiate farci nulla. Perché l'uomo è un pianista convinto di eseguire la più bella sinfonia mai composta, ma nella maggior parte dei casi il suo pianoforte non ha mai avuto alcun tasto, ed egli non solo non è mai stato in grado di suonare alcuna musica, ma non è stato neanche in grado di saper ascoltare l'assoluto silenzio che un pianoforte senza tasti è in grado di suonare e così, come quelle spighe di cui nessuno si ricorderà mai, morirà insieme al papavero rosso che aveva deciso di crescere sul ciglio della strada. Perché se un orologio rotto segna sempre l'orario esatto almeno due volte al giorno, che voi lo vogliate o meno, un orologio perfettamente funzionante ma sfalsato di qualche centesimo di secondo, in avanti o indietro fate voi, quel sottile piacere di perfezione non lo proverà mai. E così, anche se la pervinca è un colore assolutamente inutile, dopo aver letto queste righe che lo vogliate o meno, la prossima volta che incontrerete un uomo per strada che vi griderà "Pervinca!" voi visualizzerete quel piccolo fiorellino posto in alto a sinistra di questo post e anche in questo caso, non potrete farci nulla.

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[* Paul Klee (1879 – 1940), Pädagogisches skizzenbuch]

18 commenti:

JANAS ha detto...

mi dispiace ma sei arrivato in ritardo...ehhehe! perchè quando ho letto "pervinca"...mi sono ricordata di un pezzo teatrale del mitico Giorgio Gaber, in cui parlava di certe "Mutande color Pervinca" :
"Bella serata, proprio una bella serata.
E poi gli amici ti tirano su, eh! Si parla, si canta, si ride… che risate si fa quando si ride!
Va be' spogliamoci va.
Tu guarda che faccia. Spalle curve, le gambe magre e 'ste mutande, color pervinca!!!
Dunque ora se sentirò parlare del pervinca...penserò alle mutande con fantasia a fiori...pervinca!

digito ergo sum ha detto...

benché sia d'accordo con te e con klee, il mio cervello non funziona così. ho fatto di tutto affinché non funzionasse così. col rischio, anche, che non funzionasse del tutto. pericolo scongiurato. per poco... :-)

miciapallina ha detto...

Tu sei un mito!
Io che mando ancora gli sms con la punteggiatura?
Che mi sforzo di scrivera la maiuscola quando ci vuole?
Che mi introcchillo il cervello sui participi passati e ogni tanto uso parole per cui poi la gente mi guarda malissimo?
(ricorderò sempre una volta in cui nella mia classe osai dire "seguite quello che faccio pedissequamente"..... ancora mi odiano! ed erano dei dirigenti!)
... ...
Ma il pervinca..... a me ricorda le pareti della mia stanza!
Una stanza pervinca con un armadio di latta ed una cassetta legnosa con dei carciofi viola.... e un letto con una trapunta verde scuro morbida morbida.....
Oisantamammadeifelini! Ho i ricordi il tecnicolor!

nasinasi blu freddo

Jane (Pancrazia) Cole ha detto...

Non ho nessun ricordo "color pervinca"(anzi, adesso si: il tuo post!).

Ma leggendoti mi sono tornate alla mente tutte le mattinate in cui, cartella in spalla, costeggiavo un campo di grano.
Quei meravigliosi papaveri rossi, ogni anno, erano un miracolo da ammirare!

Giovanni Stoto ha detto...

ma xke' kosa sta succIedendo oogiddi' alla lingua italiana?
forse ke niuno la parla + come prima?

:-)

MasterMax ha detto...

@Janas: forte, non conoscevo quel passo di Gaber, però comunque ha lasciato in te il ricordo di mutande. Strano percorsi del cervello.

@Digito: Rompere gli schemi è sintomo di crescita, di attenzione per il particolare. L'importante è cercare di trovare la propria dimensione, anche visiva.

@Miciapallina: Nasi nasi Micia! Le pareti color pervinca devono essere davvero belle, "provenzali" se mi passi il termine. anche a me guardano male quando utilizzo termini definiti ormai astrusi, ma la lingua italiana è bella anche perché consente di esprimere lo stesso concetto in molti modi differenti :)

@JCole: E adesso, che tu lo voglia o meno, ogni volta che guarderai un inutile papavero rosso, ricorderai un bel momento della tua vita... è il destino che era stato prefissato per il tuo ricordo visivo.

@Gandalf: Ai don nou, mon ami.

Ross ha detto...

Mi piace un sacco questo tuo "inutile". :-)

Anonimo ha detto...

Io lo sapevo!!!

Anonimo ha detto...

Vivo in una casa circondata da campi coltivati, a volte c'è il grano a volte il mais, a volte i peperoni...ma quando c'è il grano ci sono i papaveri e questa visione mi ha sempre commossa. Adoro i papaveri selvaggi e non. Quando spuntano lo fanno anche in certi angoli del nostro giardino e nella loro "disordinata" presenza io li ammiro.
Ho un debole per i papaveri
Grazie per questi tuoi pensieri "color pervinca".
"Lo sai che i papaveri son alti alti alti...."

sirena ha detto...

I miei ricordi sono spesso come le foto di quando ero bambina, cioè in bianco e nero....ma fortunatamente , la fantasia a volte supera il ricordo..dunque pervinca è un gran bel fiore!
Delizioso il tuo modo di comporre!
Dori

Ross ha detto...

Un salutino di buon week-end... :-)

Maria Rita per Tango Out ha detto...

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Nadia ha detto...

"Perché l'uomo è un pianista convinto di eseguire la più bella sinfonia mai composta, ma nella maggior parte dei casi il suo pianoforte non ha mai avuto alcun tasto, ed egli non solo non è mai stato in grado di suonare alcuna musica, ma non è stato neanche in grado di saper ascoltare l'assoluto silenzio che un pianoforte senza tasti è in grado di suonare"

Perchè nella maggior parte dei casi l'uomo non ha i tasti "accordati" che gli permettono di suonare e creare una melodia nel giusto tono e di poterla liberare nell'aria in assoluta libertà.
Concentrandosi sulle sue convinzioni e non sui messaggi del silenzio e delle sue emozioni, perde il piacere di raggiungere il giusto tono e di fondersi con la melodia.

P.s. Il pervinca lo abbino al grigio perla e ogni giorno lo guardo nelle maglie riposte nello scaffale del negozio in cui lavoro...
Il rosso mi ricorda la passione, il fuoco...
Il blu mi fa pensare all'infinito: cosa vuoi, sono donna ! Buona giornata, un sorriso

Capovoltami ha detto...

Cito: "La pianta di pervinca risulterebbe efficace contro insufficienza circolatoria cerebrale, mal di testa, emorragia bronchiale da tubercolosi, colite e gastroenterite, eliminazione di glucosio. La pianta ha effetto 'galattofago' dato che arresta la secrezione lattea nelle donne che allattano." Mi prometti che se incontrerai un passante che ti griderà "galattofago" mi penserai un pochino? Maledetto pervinca...

AndreA ha detto...

Sai una cosa??

Io PERVINCA lo avevo già sentito, avevo già appreso fosse conosciuto come colore fino ad allora a me sconosciuto, ma non ho nessun ricordo di quando e di come è successo...

D'ora in poi .. pervinca ... sarà abbinato da me cerebralmente non alla foto su in alto a destra, ma a questo post .... mi ricorderò di Te tutta la vita??? O_O

Buona domenica!!! ;-)

Regina Madry ha detto...

Questo tipo di "inutile" non è tale, in realtà: anzi secondo me è quello che ci consola di tante pesantezze quotidiane....

Renata ha detto...

Sono passata, per un abbraccio e sono rimasta.....a lungo, leggendo assaporando e mi allontano più serena....sorridendo.
Un grazie ? Mille ? Tante grazie, insomma, ma di cuore. E piu tardi, buona nanna.

Gianna ha detto...

Sono venuta a conoscerti tramite janas.
Post interessante!